7/24/2007

Michele Pollini design



Michele Pollini è originario di Argenta, dove è nato nel 1976. Si è diplomato all’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara, mentre nel maggio 2003 ha conseguito il diploma di laurea presso l’ISIA di Faenza, con una tesi dal titolo “Multitaglia, accessorio e transgender”, per la quale i capi, senza cuciture, a taglia unica e unisex, sono stati realizzati presso Ter et Bantine (GFM Industrie) di Granarolo Faentino. Dopo varie mostre collettive e sfilate, dove ha partecipato con abiti di sua produzione, esperienze lavorative, che hanno compreso anche l’insegnamento, dal novembre 2005 è diventato responsabile della progettazione e della produzione di passamanerie e applicazioni decorative, per la Xetra Italia, con sede a Faenza. Il lavoro di Michele Pollini prende forma dalla lettura dei capi come strumento per valorizzare il corpo, ma anche dal desiderio di evidenziare la forte valenza “emozionale” di un vestito. Il lavoro del creativo parte dalla studio di soluzioni funzionali, il riuso è visto come attività sperimentale e di ricerca. Nella mostra collettiva “ReBuilding. L’utilizzo del riciclato nella moda”, presso il JYL di Massa Lombarda (Ra), tenutasi nell’aprile 2006, lo stilista ha presentato una personale rielaborazione dello stile militare e dell’impermeabile maschile che nella sua mente immaginifica diventano una sorta di citazione della silhouette femminile anni cinquanta e sessanta. Una selezione di questi abiti viene presentata anche al Vintage Selection, che si tiene a luglio 2006, presso la Stazione Leopolda di Firenze. Il riciclo diventa tavolozza sulla quale dare spazio e forma ad esperienze artigianali e percorsi artistici anche distanti dalla moda, che nel pensiero di Pollini possono contaminarsi, sposando per un tratto di strada un comune messaggio creativo. Ne è esempio l’intervento della ceramista Brunella Ghiselli, i cui oggetti d’arte si trasformano in bottoni decorativi sull’abito dalle atmosfere alla Balenciaga.
Per “Wardrobe in action. Il riciclato nel guardaroba contemporaneo”, mostra svoltasi dall’11 al 23 luglio 2006 alla Galleria Medioevale di Bagnacavallo (Ra), il designer ha deciso di contaminare il riusato con elementi nuovi per il suo percorso stilistico. Sfridi di tessuto, residui di lavorazioni industriali si reinventano come parti di un outfit o come capo inusuale, mentre i classici uncinetti, che sembrano recuperati da un vecchio baule della nonna, si fanno elementi decorativi per gli abiti. Nell’insieme lo stile sposa riferimenti marittimi, a contrasto con la location suggestiva. Per Michele Pollini è basilare evidenziare il rapporto che i capi hanno con chi li deve indossare, per questo l’abito sirena si presenta non solo come citazione onirica, ma anche come invito ad esaltare il corpo femminile.
Accanto alle sperimentazioni con gli abiti, la progettualità di Michele Pollini si è spinta in altre direzioni, come nella composizione di particolari quaderni di stile, un po’ diari, un po’ appunti creativi, che attingendo al ricco immaginario dello stilista diventano quasi piccole opere d’arte, ma anche, sempre partendo dal concetto di ri-uso, nella realizzazione di collane e monili opulenti, che prendono vita dall’assemblaggio di vecchia bigiotteria, o di piccoli oggetti, come spille e bottoni, che nascono quasi come ornamenti per bambini, ma finiscono per conquistare anche kidult, affascinati dalle geometrie che ricordano quelle delle murrine e i colori per ceramica usati per questa micro-bigiotteria.
michele.pollini@libero.it

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