9/06/2007

Riceviamo e volentieri postiamo


Art to Design è uno spazio dove trovare, nel centro di Bologna, mondi ed oggetti dalla provenienza più varia. E' un luogo, sospeso a metà tra la galleria e lo studio-contenitore di idee
e di cose, che ospita mostre d'arte ma anche oggetti di uso quotidiano: sedie, divani, tavoli, lampadari...L'arte incontra il design. Sia idealmente che fisicamente: ci si può infatti ritrovare a guardare quadri, fotografie, sculture ed installazioni: opere di artisti contemporanei, passeggiando tra mobili di design scelti prevalentemente dalla produzione tra gli anni Sessanta e Ottanta (Ponti, Van Cuneen, Aulenti, Magistretti, Françoise Monnet). Non mancano le scenografie teatrali e i pezzi unici provenienti da ogni epoca ed angolo del mondo, creati nei materiali più originali. Il fascino sta proprio nella convivenza fra questi due mondi e nel mistero che circonda gli oggetti.
Come ogni libro ha una copertina, Art To Design ha una vetrina, che apre il mondo nascosto celato tra le sue mura: passando davanti ad essa, ci si trova a domandarsi che cosa stia succedendo in città, a quale fiera, festival o rassegna musicale la vetrina faccia riferimento. La curiosità verrà soddisfatta solo entrando.

Per la prima volta in Italia, dopo una serie di importanti riconoscimenti sia in patria che all’estero, arrivano i sorprendenti forzieri delle meraviglie creati da Lúcio Carvalho. Sembrano venire dal tempo passato e nascosto della memoria, ma scintillano come oggetti alieni. E l’artista è archeologo e inventore contemporaneamente. Come uno scienziato, raccoglie frammenti di passato e futuro, oggetti reali e inventati. Cambiandone le proporzioni, giocando con l’inaspettato, sovvertendo l’ordine naturale, immobilizzando sotto a un cristallo e fermando per sempre ciò che dovrebbe muoversi. L’ispirazione viene certamente dal passato: è dal passato che arrivano a noi le "cose fragili" che l’artista conserva: sotto i vetri delle sue cristallierewunderkammer, illuminate spietatamente nei suoi lightboxes, fermati nelle immagini digitali dei suoi montaggi coloratissimi. Tanti oggetti, tante emozioni, riposti nell’archivio immaginario, che diventa reale, fisico, della memoria.
Surrealista, iper-realista, pop-artist o addirittura barocco, a volte le ispirazioni dell’artista vengono da mondi lontani, e sono caratterizzate dai colori da Technicolor: vibranti, carichi, lucidi e forti. Il resto è sogno, immaginazione, divertimento.
Sono molto incuriosito. Andiamo?

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

andiamo!!! è imperativo... un'esigenza più che un desiderio!!!!

9/06/2007 03:42:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

ma come è andata l'opening della mostra?
Luca

9/23/2007 09:49:00 AM  

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