CHRIS
Meno conosciuto di altri fotografi degli anni settanta, americano, ma di origini tedesche, Chris Von Wangenheim è in realtà uno dei creativi che meglio ha espresso in forma visiva quegli anni decadenti, trasgressivi e glamourous. Ho trovato questa campagna per Dior sul web e mi ha intrigato molto, come leggere alcune delle storie a lui legate. Ad esempio il fatto che il padre, nobile ufficiale tedesco, che catturato sul fronte russo della Seconda Guerra Mondiale, morì suicida ancora prigioniero, fosse stato un atleta olimiponico, immortalato nel documentario di Leni Riefenstahl proprio sui giochi berlinesi, dove era riuscito a vincere una medaglia d'oro, nonostante una frattura ad una vertebra cervicale. Non è un caso che in uno degli shooting più famosi di Chris per Vogue le modelle fingessero di essere campionesse olimpiche, proprio come il padre. Uno stile patinato, ma che sfiorava il sadico, il misogino, come il lavoro di Newton, quasi frame di quel magnifico film che è "Occhi di Laura Mars". Nel 1979 Von Wangenheim fotografa Raquel Welch per una famosa cover di Playboy e il giornale scrive “His photos show the dangerous side of beauty.” Il resto del bel mondo balla allo Studio 54, ma presto accuserà il risveglio in un mondo dove questo dangerous side of beauty si paga! Quando muore giovane in un incidente stradale è all'apice della sua carriera, sono i primissimi anni ottanta.
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